Chi siamo | Mediazione | MediaCall | Formazione | Arbitrato | ADRMedLab | Sedi
> ENTRA NELL'AREA RISERVATA
 
SE IL NEGOZIATORE È DONNA | Nota Osservatorio
Saveria Cusumano
 
La negoziazione, utilissimo strumento per definire e plasmare le condizioni e il contesto nel quale si opera, sia esso privato che pubblico presuppone istinto, talento ma anche e, soprattutto, empatia e ascolto.
Per raggiungere un accordo, porre fine ad un conflitto e/o contrattare un contratto è necessario, infatti, creare un equilibrio tra le parti anche se si parte da posizioni differenti.
È necessario saper leggere tra le righe, captare segnali emotivi, anche non verbali che siano in grado di indicare uno stato d’animo.
Storicamente la negoziazione è stata “declinata” al maschile: gli uomini, infatti, hanno negoziato e imposto le loro condizioni e posizioni sociali in modo più efficace rispetto alle donne, raggiungendo in media profitti economici e risultati migliori rispetto a queste ultime.
Dal che sembrerebbe trarsi l’errata deduzione che le donne siano meno inclini a negoziare.
Una deduzione, questa, che in realtà riflette uno dei tanti stereotipi di genere di cui, ancora oggi, è intrisa la società.
Sebbene, infatti, sia vero che uomini e donne comunicano e negoziano in maniera differente, è altrettanto vero che a differenza degli uomini, i quali in un qualunque conflitto assumono atteggiamenti di particolare rigidità, specialmente quando si trovano in una posizione di forza, le donne, a contrario, sono più disposte a raggiungere compromessi, sia perchè biologicamente più predisposte all’ascolto, sia perché capaci di entrare più facilmente in empatia.
Per le neuroscienze, infatti, l’Intelligenza emotiva ed empatia sono tipiche abilità femminili, mentre l’uomo si orienta bene negli spazi e ha una logica spiccatamente sequenziale.
La ricercatrice Elisabetta Menna dell’Istituto di neuroscienze (In) del Cnr afferma che “nel cervello maschile le connessioni corrono da avanti a dietro lungo lo stesso emisfero, favorendo il coordinamento tra percezione e azione, mentre in quello femminile le connessioni sono anche trasversali, vanno cioè dall'emisfero destro (legato all'intuizione) a quello sinistro (legato al pensiero logico), integrando appunto il ragionamento analitico e i processi intuitivi”.
Questa differenza potrebbe essere il motivo per cui le donne sono più empatiche e hanno maggiore facilità a decifrare gli stati d’animo, a comunicare verbalmente le emozioni e a esprimere i sentimenti, peculiarità che le rende eccellenti negoziatrici.
Ancora, secondo l’Harvard Review, la resilienza emotiva e la capacità di ascolto, tipicamente femminili, sono fondamentali per affrontare anche le negoziazioni più difficili, nonché a raggiungere soluzioni anche in contesti complessi.
Ciò detto, atteso che la negoziazione non è una mera questione di numeri e/o strategie, ma presuppone comprensione, equilibrio e connessione umana, non si può non affermare che, al di là di stereotipi ancora fortemente radicati, siano le donne ad avere un talento naturale alla negoziazione.
     
MEDIAZIONE
Domanda di mediazione
Mediatori Ismed
Modulistica e regolamento
Giurisprudenza e news
Tariffe di mediazione
Privacy
MEDIAZIONE AL TELEFONO
La mediazione telefonica in tre passi
Domanda di mediazione
Regolamento e Normativa
Tariffe di mediazione
ARBITRATO
Avvia l'arbitrato
Regolamento arbitrale
Codice deontologico
Costi arbitrato
Elenco arbitri
Clausole compromissorie
FORMAZIONE
Corsi per mediatore civile
Corsi per mediatore familiare
Corsi per amministratori di condominio
Corsi per Procuratore sportivo
Corsi per Curatore fallimentare
ISMED GROUP s.r.l.
Camera Arbitrale
Istituto di Alta Formazione
Organismo di mediazione e Ente di formazione
accreditato dal Ministero della Giustizia
Iscritto al n. 945 del ROM e al n. 423 dell’EEF

Contatti